Mozia Sicilia: come arrivare, cosa vedere e dove mangiare sulla piccola e affascinante isola della provincia di Trapani.
Se in una bella e soleggiata giornata di primavera doveste ritrovarvi nei pressi di Marsala, ovvero dove si trova Mozia, non potete che visitare l’Isola. All’interno della Riserva Naturale Orientata dello Stagnone, visibile dalla spettacolare pista ciclabile di Marsala, si trova infatti questo incantevole fazzoletto di terra a pochi passi dalla costa occidentale siciliana.
L’isola di Mozia vi conquisterà: circondata dalle basse acque della laguna, l’antica colonia fenicia è un luogo ricco non solo di storia e cultura, ma anche di paesaggi mozzafiato e bellezze naturali da non perdere.
Un po’ di storia: Mozia Sicilia dei fenici
L’incantevole isoletta di Mozia è una delle più importanti colonie fenicie della Sicilia: serviva da attracco alle navi nel Mediterraneo e anticamente vi si poteva accedere via mare, grazie all’acqua molto bassa (circa 50 cm di profondità), anche a piedi o a cavallo.
Mozia, chiamata anche Filanda per via della presenza per la lavorazione della lana, è stata un antichissimo insediamento fenicio, risalente probabilmente al XII secolo a. C., come dimostrano alcune testimonianze.
Dopo la distruzione da parte del tiranno Dionisio di Siracusa, fu “riscoperta” da un nobile inglese, Giuseppe Whitaker, che la comprò agli inizi del Novecento. È grazie a lui che l’Isola di Mozia è diventata un vero e proprio sito archeologico a cielo aperto, dove è possibile ripercorrere la storia della città.
Isola di Mozia, cosa vedere
L’isola di Mozia è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di storia e natura. Culla di una civiltà antica, l’isolotto a largo di Marsala è un luogo pieno di sorprese, che incanta sin dal primo sguardo.
Il giovinetto
Gli scavi archeologici di Whitaker risalenti a inizio Novecento hanno fatto emergere infatti una necropoli, insieme a tantissimi reperti e mosaici, custoditi in quella che fu la casa del nobile e che oggi è adibita a Museo. Tra i resti c’è una chicca imperdibile: si tratta del famoso Giovinetto di Mozia, detto anche Efebo di Mozia, il grande protagonista – a ragione – del Museo.
La statua greca che ritrae una figura maschile è stata rinvenuta nel 1979 sotto un mucchio di argilla. Risalente al 450 a.C., probabilmente fu trafugata da Selinunte e portata a Mozia dai Cartaginesi che l’avevano saccheggiata.
Le mura fenicie
Mentre ci si avvicina all’isola di Mozia è impossibile non notare le antiche mura fenicie, che si estendono per circa 2,5 km. Tra i resti sono ancora ben visibili le torri di guardia che sorgono lungo la cinta muraria: uno degli ingressi principali è la Porta Nord, che è anche quella meglio conservata.
L’isola di Mozia si può girare facilmente in due ore a piedi, seguendo le indicazioni nelle diverse mappe e i sentieri guidati per raggiungere le principali attrattive del luogo.
Le altre attrazioni
Oltre il museo, sono tantissimi i resti degli edifici dell’isola: uno dei meglio conservati è certamente il Santuario del Cappiddazzu, dove fu ritrovata la statua del Giovinetto di Mozia; altrettanto interessante è il Tofet, un vero e proprio santuario a cielo aperto dove venivano conservate le urne funerarie.
Da vedere anche la zona dell’antico centro abitato, con la Casa dei mosaici, in cui sono ancora visibili i mosaici che raffigurano scene di lotta tra animali. Nella zona meridionale c’è anche la Casermetta, un edificio che doveva essere a due piani, la cui funzione però resta tutt’oggi sconosciuta. La necropoli, che sorge sulla costa settentrionale dell’isola, è uno dei reperti più affascinanti di Mozia. Tra suoi i resti sono stati rinvenuti numerosi oggetti appartenenti al corredo funerario, come ceramiche, armi e gioielli.
L’isola di Mozia è capace di regalare molte sorprese ai suoi visitatori: oltre ai reperti archeologici è possibile ammirare paesaggi mozzafiato con vitigni a perdita d’occhio, angoli fioriti e coloratissimi (a prova di social) e piscine naturali, nate dalle acque basse della laguna. La più antica è certamente quella del kothon, piscina sacra adiacente a un tempio.
Mozia come arrivare sull’isola
L’isola di Mozia è facilissima da raggiungere: basterà arrivare fino a Trapani/Birgi, quindi seguire le indicazioni per le Saline di Marsala dello Stagnone. Si può tranquillamente lasciare l’auto al parcheggio delle saline e qui prendere l’imbarcadero che va sull’isola e godervi la breve traversata che vi condurrà in questo luogo magico.
I traghetti partono dalle 9.15 alle 18.30 in estate, mentre in inverno l’ultima partenza è alle 14.00. Il biglietto ha un costo di 5 euro (2.50 euro ridotto per i bambini), e una volta approdati sull’isola è previsto un ticket di 9 euro (6 per gli studenti) che include l’ingresso al Museo Whitaker: le bellezze di Mozia vi ricompenseranno pienamente della cifra spesa!
Piccolo consiglio: l’isola di Mozia è ventosa e molto soleggiata, quindi portate con voi un cappellino e la crema solare per evitare scottature durante la passeggiata.
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Dove mangiare
Prima di visitare l’isolotto è possibile fare colazione nel bar nei pressi dell’imbarcadero, ma è possibile mangiare qualcosa anche in uno dei due locali di Mozia, perfettamente integrati nel panorama di Mozia. In alternativa la zona di Marsala è ricca di ristoranti, trattorie e bar che potete raggiungere in auto, dopo aver visitato l’isola, per gustare una delle specialità del territorio, ovvero il pane cunzatu.
Un video
Per chiudere ecco l’isola vista dal drone di Qmedia.