L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi è il titolo del libro scritto da Giovanni di Marco per i tipi di Baldini e Castoldi: trama e recensione.
“Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.”
(Giacomo 4,17).
Il bene, secondo Dio, è osservare la sua legge e i suoi comandamenti. Quando chi, nel ruolo di educatore, e ancor più di guida spirituale, abusa di bambini come Tonino, deboli, inesperti e senza malizia, commette peccato e vìola la legge di Dio (oltre che quella degli uomini) ma chi tace e rende il male non punibile, pecca due volte, soprattutto se quel bene, oltre che saperlo fare, addirittura, lo rappresenta.
È coraggioso Giovanni Di Marco, non solo perché l’argomento, per quanto ormai venuto a galla come una carcassa, è scabroso ma anche perché ha l’audacia (forse quella dell’esordiente) di scomodare un Santo. E lo fa con garbo, usando un lessico familiare, con un linguaggio diretto e colloquiale che a volte strappa anche un sorriso.
La Trama
Racconta, in modo esplicito ma mai morboso, una storia drammatica, ambientata in Sicilia negli anni ‘80. Una lettura che si divora ma che è indigesta come i ceci e quel Papa polacco, diventato quasi una pop star, beatificato e fatto Santo in tutta fretta, che ha voltato le spalle a Madri disperate; ha coperto gli abusi del suo gregge; ha usato soldi sporchi per salvare i suoi connazionali. Tonino, abbandonato, trascurato, abusato, incompreso, pecca a sua volta, gravemente. Ma, di buon cuore è l’autore e immensa è la misericordia di Dio.
“Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà e ci purificherà da ogni colpa. (Giovanni 1,9).
LIBRI E CONSIGLI DI LETTURA
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Una lettrice attenta ed una grande appassionata che con la sua penna acuta riesce sempre a trarre le spigolature più interessanti di ogni libro che ha per le mani. Potete trovare altri libri per chi ama la montagna e consigli di lettura nella sua pagina Instagram, o nella nostra rubrica.