Cascate in Sicilia: dove sono le più belle e come raggiungerle per escursioni e trekking all’insegna della natura e del suono dell’acqua.
La Sicilia non smette mai di stupire: oltre a essere terra di cultura, culla della civiltà greca, dimora di tantissimi gioielli del barocco, isola dai fondali cristallini, è anche la regione delle cascate.
Sono tanti – anche se alcuni poco conosciuti – i piccoli tesori naturalistici incastonati in paesaggi selvaggi che l’isola ci regala, luoghi ideali per gli appassionati di trekking ed escursioni. Le cascate in Sicilia sono delle vere e proprie oasi di relax, angoli di paradiso immersi nel verde tutti da scoprire.
Lontane dalla città, spesso sconosciute anche agli stessi abitanti dell’isola, le cascate sono facilmente raggiungibili e visitabili in ogni stagione, anche se è durante la primavera che la natura che si risveglia offre gli spettacoli più belli.
Cascate dell’Alcantara a Motta Camastra
Le cascate dell’Alcantara sono senza dubbio le più famose della Sicilia. Parte dell’omonimo Parco Fluviale, si trovano a Motta Camastra, in provincia di Messina, e sono una delle tante meraviglie dell’entroterra siciliano.
Arrivarci è semplicissimo: a Motta Camastra si può scendere al fiume grazie a una scala comunale, oppure è possibile accedere con un ascensore che con un piccolo contributo vi porterà direttamente sul luogo.
Il paesaggio che vi troverete davanti è davvero spettacolare: il fragore dell’acqua vi avvolgerà, così come il fascino delle pareti della gola, fatta di pietra lavica. La zona è perfetta anche per gli appassionati di sport fluviali, come canyoning e body rafting, ma a rendere speciali queste cascate è la loro altezza, che raggiunge un massimo di 25 metri.
Cascata del Catafurco a Galati Mamertino
Il Parco dei Nebrodi è ricco di bellezze naturali: tra queste c’è la cascata del Catafurco, nel territorio di Galati Mamertino. Si tratta di un salto di circa trenta metri del torrente San Basilio: il colpo d’occhio che offre la cascata è di quelli che non si dimenticano.
Il percorso per raggiungerla non eccessivamente difficoltoso, a parte qualche salita un po’ ripida. Una volta arrivati a Galati Mamertino, vi aspettano infatti quattro chilometri di passeggiata; ma per arrivare più rapidamente si può imboccare il vecchio sentiero di contrada San Basilio e da lì mettersi in cammino fino alla cascata. Il tragitto è davvero unico: guardatevi attorno per osservare il villaggio dei pastori in Contrada Molisa e i caratteristici pagliai.
Cascata Nicoletta a Caronia
Nel territorio di Caronia, sempre nel cuore del Parco dei Nebrodi, c’è un vero e proprio angolo di paradiso: è la cascata Nicoletta, meta ideale per coloro che vogliono immergersi nella natura selvaggia.
Il salto d’acqua prende origine dal fiume da un affluente del torrente Furiano, e per raggiungerlo bisogna fare un percorso di circa tre chilometri. Per raggiungerlo si deve arrivare in contrada Badetta, poi si può lasciare l’auto nei pressi del ponte per iniziare il trekking fluviale lungo il torrente.
Attrezzatevi a dovere con scarpe adatte perché è necessario percorrere il letto del fiume tra i ciottoli: per chi non è particolarmente esperto consigliamo di rivolgersi a guide autorizzate per arrivare alla cascata.
Questo percorso non è particolarmente impervio e può essere affrontato anche da bambini abituati a camminare. Ovviamente in compagnia delle guide abilitate.
Cascate dell’Oxena a Militello Val di Catania
Tra l’altopiano degli Iblei e le vallate a Sud dell’Etna sorge un canyon dal fascino innegabile: si tratta delle cascate dell’Oxena, nel territorio di Militello Val di Catania. È una piccola meraviglia paesaggistica, arricchita dalla presenza di alcune piscine naturali che consentono un bagno ristoratore nella bella stagione.
La valle dell’Oxena è circondata da una vegetazione lussureggiante, un vero e proprio spettacolo della natura tra olmi, frassini, salici, oleandri, fichi d’india e olivastri.
Per raggiungere le cascate bisogna percorrere la provinciale 69 verso Militello Val di Catania e Scordia; poi uscire dal paese verso Poggio Mineo – Caltagirone e imboccare la strada provinciale 47. Dopo circa 6 km incontrerete una curva da cui, sulla destra, parte una strada asfaltata che raggiunge un centro per disabili. Posteggiate la macchina nei pressi del cancello del centro e proseguite a piedi seguendo il percorso.
Un suggerimento: indossate degli stivali (soprattutto in primavera e in autunno) per risalire i tratti del fiume percorribili.
Cascata delle Due Rocche a Corleone
A Corleone, a pochi chilometri dal centro abitato, c’è un luogo magico, un canyon roccioso e una cascata che prende vita dal fiume San Leonardo, affluente del Belice. La cascata delle Due Rocche si trova in un sito incontaminato che richiama i paesaggi delle fiabe: portateci anche i bambini, non ve ne pentirete!
Il periodo perfetto per un’escursione è l’inizio della primavera, dopo le abbondanti piogge invernali. Arrivare alle cascate non è così complicato: basterà seguire le indicazioni che portano verso il Parco. I sentieri da percorrere sono stretti e un po’ fangosi, meglio munirsi di scarponcini da trekking.
Cascate di Mistretta
Tra le meraviglie del Parco dei Nebrodi ci sono anche le cascate di Mistretta. A pochi chilometri dalla Stanza di barca d’oro – opera della Fiumara d’arte – la natura offre un meraviglioso spettacolo, con una lunga vallata che ospita diverse cascate.
Arrivare alle cascate di Mistretta è semplicissimo: la strada più facile per raggiungere il sito naturalistico è quella che parte da Santo Stefano di Camastra. Un chilometro dopo la Stanza di Barca d’oro troverete un cancello segna l’arrivo alle cascate.
Il percorso è ripido e anche in questo caso è consigliabile indossare scarponi da trekking perché bisogna attraversare il letto del fiume e camminare sui sassi per giungere alle cascate.
Cascate in Sicilia: San Nicola a Bolognetta
Immerse nella natura più selvaggia, nella vallata di Bolognetta, si trovano le cascate di San Nicola. A dar vita alla cascata è il fiume Milicia, che scorre lungo Casteldaccia e Altavilla Milicia ma sorge nella zona del bosco Ficuzza.
Ci sono due strade possibili per arrivare alle cascate, o da Casteldaccia o da Bolognetta: in ogni caso basterà seguire le indicazioni per raggiungerle. Il luogo è ideale per coloro che amano le escursioni nella natura incontaminata: le cascate di San Nicola infatti sono immerse nel verde, in un’oasi ricca di piante e fiori. Il percorso non è affatto semplice, ma vale ogni passo!
Cascata Naca Nica a Monreale
La Cascata Naca Nica è perfetta per una gita domenicale con la famiglia al completo. A differenza di altre cascate, raggiungibili tramite percorsi impervi, il sito è visitabile grazie a un sentiero di circa 900 metri.
La cascata nasce fiume Sant’Elia, il maggiore affluente del fiume Oreto, che attraversa Palermo. Il luogo è un piccolo gioiello di biodiversità: per raggiungerlo basterà arrivare a Pioppo, percorrere la via Provinciale sulla statale 186 e da qui raggiungere il ponte di via Molino, unico punto di attraversamento del fiume.
La cascata lungo il fiume Sosio
Ci troviamo nei pressi del fiume Sosio, questa cascata, segnalataci da un nostro lettore, viene alimentata dalla condotta che proviene dalla diga Gammauta in agro di Prizzi che alimenta la centrale idroelettrica in località Tredici luci in località Gristia in agro di Burgio.
Periodicamente l’acqua viene dirottata in questa cascata dall’altezza di circa 300 mt, un fenomeno straordinario, maestoso e spettacolare, si può visitare provenendo da Burgio, il comune delle ceramiche in provincia di Agrigento, oppure provenendo da Chiusa Sclafani (Pa) per poi proseguire per la frazione di San Carlo frazione di Chiusa Sclafani e proseguendo per la vecchia linea ferroviaria che conduce al ponte Tredici Luci che sovrasta il fiume Sosio.