Figlio dell’impero britannico, il libro di Jane Gardam edito dalla casa editrice Sellerio Palermo: trama e recensione.
Udite, udite amanti dei classici! Questo è davvero un bel libro, “all’antica”! Romanzo di formazione in salsa vittoriana, popolato da personaggi dickensiani, buoni, cattivi, perduti e sopravvissuti, scorre, mai noioso, alternando commozione e sense of humor, storia e biografia, introspezione e avventura, fino ad un finale rivelatorio e redentore.
La trama
Edward Feathers, per tutti Old Filth (vecchia schifezza) è un vecchio e stimato giudice inglese che, dopo aver vissuto e svolto la sua carriera ad Hong Kong, ormai in pensione, rientra in patria. Un carattere schivo e scontroso, fedele alla moglie Betty (non si può dire lo stesso di lei), niente figli, mai un eccesso, irreprensibile nella professione, nessun pettegolezzo.
La sua vita, però, non è stata facile e fortunata come si potrebbe credere e per lui, vedovo da poco e ottuagenario, è tempo di bilanci. “Figlio dell’Impero Britannico”, ma “orfano del Raj”, come tutti i bambini nati in Oriente da funzionari britannici di servizio nelle colonie, il piccolo Teddy lascia la Malesia per raggiungere la madrepatria, essere affidato ad una famiglia adottiva retribuita (non sempre amorevole) e compiere gli studi. Stesso destino per un’intera generazione di bambini espiantati e anaffettivi ma, “very british”.
Feathers (Filth) affronterà lo spaesamento, soffrirà la solitudine, custodirà un segreto inconfessabile con il quale dovrà fare i conti, perché non tutta la “sporcizia” può essere ripulita.
La fine di una vita, il declino di un impero, il tramonto di un’epoca.
LIBRI E CONSIGLI DI LETTURA
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Una lettrice attenta ed una grande appassionata che con la sua penna acuta riesce sempre a trarre le spigolature più interessanti di ogni libro che ha per le mani. Potete trovare altri libri per chi ama la montagna e consigli di lettura nella sua pagina Instagram, o nella nostra rubrica.
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