Salemi Sicilia, cosa vedere nel comune famoso per il pane e i riti di San Giuseppe, cosa mangiare e cosa non perdere nei dintorni.
Nel cuore della Valle del Belice sorge una bellissima cittadina circondata da colline, immensi vigneti e uliveti: stiamo parlando di Salemi, da tempo inserita nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e che, non a caso, si è aggiudicata il terzo posto nel contest Borgo dei Borghi 2023.

Salemi, proclamata da Garibaldi nel 1860 come prima Capitale d’Italia, è anche conosciuta come “Città dei pani” per i celebri “panuzzi”, vere e proprie opere d’arte preparate in occasione della Festa di San Giuseppe (e non solo).
Salemi, cosa vedere
Salemi non è solo Pane: il suo centro storico con le tante chiese e le strade lastricate conduce a un castello medievale ancora perfettamente mantenuto e luogo aperto per mostre d’arte e manifestazioni culturali.
Borgo arabo-medievale, Salemi è caratterizzata da strette vie, ripide scalinate, cortili e vicoletti che si affacciano sulla suggestiva Piazza Alicia dove ammirare il Castello e i resti del Duomo.
Simbolo della città è proprio il Castello Normanno-Svevo, voluto nel 1077 da Ruggero il Normanno come strumento di difesa e fortificazione. Nei secoli l’edificio non ha subito modifiche – unica eccezione è un piccolo intervento del XIII secolo apportato da Federico II di Svevia – e dalla terrazza della torre a cilindro si può ammirare un panorama spettacolare, tra casette e il verde circostante.
Sempre su Piazza Alicia si trovano i suggestivi resti dell’ex Chiesa Madre, fortemente danneggiata dal terremoto del 1968, che ne ha provocato la caduta del tetto e delle pareti, ormai un monumento che ricorda la tragedia.
Lungo la Via Francesco D’Aguirre sorge l’ex Collegio dei gesuiti, che ospita il Museo civico di Arte Sacra, dove sono esposte le opere provenienti dalle chiese distrutte dal terremoto. L’annesso convento ospita anche il Museo del Risorgimento e il Museo della Mafia, in cui è possibile conoscerne da vicino alcuni dei momenti storici grazie anche a una carrellata delle prime pagine dei giornali con articoli e inchieste.
Tra le tante chiese presenti anche la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, la Chiesa di Sant’Agostino, la Basilica di San Miceli, la Chiesa di San Biagio, la Chiesa di San Bartolomeo, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di San Giovanni e la Chiesa di Santa Maria della Catena. Nel comune di Salemi si trovano anche i resti della Basilica paleocristiana di San Miceli, scoperta nel 1893, e, a pochi chilometri dal centro storico, i siti archeologici di Mokarta e Monte Polizo.
Oltre al castello normanno, Salemi conserva ancora le tracce della dominazione araba, rintracciabile nel centro storico del piccolo quartiere “Rabato”, fatto di stradine strette, vicoli ciechi e ripide scalinate. Da vedere assolutamente anche lo storico quartiere ebraico, quello della “giudecca”.
Cosa vedere vicino Salemi
Da Salemi è facile spostarsi nei dintorni: soggiornare qualche giorno nella zona può essere l’occasione per scoprire Gibellina e il Cretto di Burri – opera unica nel suo genere che conserva la memoria del terremoto che distrusse la città – e i ruderi di Poggioreale.
Dal borgo è possibile recarsi anche a Segesta, dove fermarsi per una visita al famoso Parco Archeologico e anche alle Terme Segestane, per una pausa di puro relax. Spostandosi in auto potete raggiungere Mazara Del Vallo, con le sue splendide spiagge e le bellezze del suo centro storico, e Marsala, dove ammirare le saline e la laguna dello Stagnone, vero e proprio spettacolo della natura. Da lì è facilissimo raggiungere l’isola di Mozia, un paradiso per appassionati di storia e cultura.
Allontanandosi di qualche chilometro non potete non fermarvi per un weekend a Trapani, magari facendo una tappa a Erice, alla scoperta dei suoi vicoli e delle bellezze architettoniche di uno dei borghi più romantici di Sicilia.
Se avete a disposizione più di un fine settimana per visitare la zona, tappa obbligata a San Vito Lo Capo, città del cous cous e delle spiagge da sogno, a Scopello per un bagno alla famosa tonnara (senza dimenticare il celeberrimo pane cunzato) e, perché no, anche a Castellammare Del Golfo, la meta ideale per chi desidera una vacanza all’insegna del mare, della cultura, della natura e del buon cibo.
Salemi, cosa mangiare: le specialità
Come abbiamo già accennato, Salemi è anche denominata “Città dei Pani”, visto che in diverse ricorrenze abili artisti, più che panettieri, riescono a preparare i cosiddetti “panuzzi”, che per la loro forma particolare richiamano simboli della bibbia e oggetti sacri.
Se da un lato la cittadina è celebre per le “Cene di San Giuseppe” e i suoi pani devozionali, dall’altro sono tante le eccellenze gastronomiche da gustare. Uno dei piatti tipici di Salemi – e della zona del trapanese – sono le “busiate” da assaporare col pesto alla trapanese, oppure la Vastedda della Valle del Belice, un formaggio di pecora dal sapore delicato. E per i più golosi non mancano i dolci, soprattutto quelli a base di ricotta, come le “cassatedde”.
COMUNE DI SALEMI, NUMERO DI TELEFONO E SITO WEB
Il numero di telefono del Comune di Salemi è 0924 991400/0924991111. Il sito web del Comune di Salemi è www.salemi.gov.it.
[…] pane e la tradizione legata al borgo di Salemi sono tra i capisaldi della cultura Made in Sicilia. Da sempre nella storia dell’uomo, nei racconti […]