Cosa mangiare in Sicilia? Tutte le prelibatezze culinarie e le ricette tipiche di ogni provincia dell’isola che avrete voglia di visitare anche a tavola.
Fare un viaggio in Sicilia non significa soltanto scoprirne le meraviglie architettoniche e la cultura sconfinata, ma vuol dire anche gustarne le specialità gastronomiche, un mondo fatto di sapori unici e di tradizioni antiche. Se avete intenzione di visitare l’isola è quindi d’obbligo sapere cosa mangiare in Sicilia, oltre a scegliere dove andare.

Il patrimonio gastronomico dell’isola è infatti uno dei più ricchi del Mediterraneo grazie al mix di culture (pensate al cous cous) e dominazioni che si sono susseguite nei millenni e che hanno per forza di cose influenzato anche la tradizione culinaria.
In equilibrio perfetto tra terra e mare, la cucina siciliana ha un ricettario sconfinato, che varia anche in base alle zone dell’isola e alle eccellenze del territorio. Ecco quindi alcuni dei piatti della tradizione (e qualche prodotto tipico) che proprio non potete non assaggiare!
Palermo e dintorni
La città di Palermo è la regina dello street food: se avete intenzione di visitare il capoluogo siciliano non potete che assaggiare tutte quelle specialità ormai famose in tutto il mondo. Il pane con le panelle e le crocché, il pane con la milza, lo sfincione, le stigghiola sono solo alcuni dei cibi da strada da provare.
Non abbiamo ovviamente dimenticato le arancine – a Palermo sono femmine! – regine dello street food e ancora oggi al centro di dispute più o meno accese. Quelle palermitane sono alla carne (con ripieno di ragù e piselli, rotonde) e al burro (con prosciutto, mozzarella e besciamella, dalla forma più allungata).
I piatti della tradizione palermitana sono tantissimi e tra i più celebri c’è la pasta con le sarde, un insieme di sapori diversi, ma armoniosi, con sarde freschissime e finocchietto selvatico, a cui vengono aggiunti anche l’uva passa e i pinoli.
Non possono mancare gli anelletti al forno, tradizionale timballo di pasta condito con ragù, piselli, mozzarella e pangrattato; e la pasta con i broccoli arriminati, uno dei piatti più conosciuti della tradizione culinaria palermitana che ha come protagonista il cavolfiore.
Come non menzionare poi le sarde a beccafico, farcite con pangrattato, aglio, uva passa, prezzemolo e pinoli; e gli involtini alla palermitana, fettine di vitello ripiene di caciocavallo, uva passa, cipolla, prezzemolo e pinoli.
L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo, per questo vogliamo chiudere in bellezza con due dei dolci più famosi di Sicilia e che non hanno bisogno di presentazione: la cassata e il cannolo, entrambi a base di ricotta.
Catania e dintorni
Di meraviglie da gustare a Catania ce ne sono tantissime, una più buona dell’altra. Tra queste c’è la celebre pasta alla norma, un piatto dagli ingredienti semplicissimi – melanzane fritte, pomodoro, basilico e ricotta salata – che è un vero e proprio trionfo di sapori. E che dire degli spaghetti alla carrettiera, conditi con aglio crudo, pepe, pecorino grattugiato e abbondante olio.
Per gli amanti dello street food non può mancare un assaggio agli arancini, che a Catania sono maschi e dalla caratteristica forma a punta. Famosissime in città anche le Minne di Sant’Agata, delle cassate in miniatura base di pan di spagna, ricotta di pecora e pasta reale, che ricordano appunto dei piccoli seni, con ciliegina candita a ricordare il capezzolo.
Catania è anche famosa per la sua carne di cavallo. Si trova in tutti i ristoranti e viene cucinata in tantissimi modi: non perdetevi le polpette, assolutamente da gustare.
Cosa mangiare in Sicilia: Trapani e dintorni
Protagonista indiscusso della tavola trapanese è il pesce, specialmente il tonno – cucinato in tantissimi modi – e il Gambero Rosso di Mazara del Vallo, uno dei crostacei più pregiati al mondo.
Ma se c’è un piatto che identifica la cucina di Trapani e dintorni quello è il cous cous, nominato anche patrimonio immateriale Unesco. Le influenze di questo piatto derivano dalle vicine Tunisia e Libia: non a caso è cucinato con pesce freschissimo e ha un sapore intenso e speziato. È possibile gustare diverse varianti durante il Cous Cous Fest, organizzato ogni anno a San Vito Lo Capo.
Impossibile non menzionare anche le busiate al pesto trapanese, un piatto della tradizione dagli ingredienti semplici e dal sapore unico, come il pomodoro, il basilico e l’aglio, senza dimenticare la croccantezza delle mandorle.
Da assaggiare il pane nero di Castelvetrano, uno delle eccellenze del territorio ricavato dal grano biondo siciliano e da quello di Tumminia, insieme alla Vastedda del Belice, unico formaggio di pecora a pasta filata italiano, dal sapore delicato.
Gli amanti dei dolci non possono perdere la Cassatella fritta ripiena di ricotta, servita con una spolverata di zucchero a velo.
Agrigento e dintorni
Tra i piatti più famosi della zona dell’agrigentino ci sono i Cavatelli al cartoccio, un primo piatto gustoso che vede come protagonista la melanzana, completato da pomodoro, basilico e ricotta salata.
Vera e propria chicca della cucina agrigentina è il taganu di Aragona, rigatoni o mezze maniche con ragù di carne, mescolati con uova sbattute, parmigiano e burro, cucinati al forno all’interno di un tegame di terracotta.
Celebre anche il maccu di fave, ovvero la purea che si ottiene facendo cuocere le fave secche con uno spicchio di aglio, tipico piatto povero della tradizione culinaria siciliana. Così come il cuddiruni, originario di Siculiana, una focaccia lavorata a mano e farcita con patate, pomodoro e cipolla.
Per chiudere la carrellata dei piatti tipici della zona non possiamo non menzionare la Minestra di San Giuseppe, una zuppa di legumi che comprende fagioli, fave, lenticchie e ceci, con l’aggiunta di carote, cardi, cipolle, sedano e bietole, un tempo preparata in occasione del 19 marzo; e u pitaggiu, contorno a base di fave, carciofi e piselli.
Messina e dintorni
Se c’è un piatto che rappresenta perfettamente lo spirito di Messina è il pidone, un rustico fritto simile a un calzone, dall’impasto sottile e dal ripieno gustosissimo fatto da scarola, pomodorini, acciughe e tuma.
Uno dei pezzi più buoni della tavola calda siciliana è certamente la focaccia messinese, cotta rigorosamente nel forno a legna a base di pomodoro a fette, scarola, acciughe e tuma.
C’è anche la pasta ‘ncasciata, tipica del comune di Mistretta: tra gli ingredienti tradizionali salsa di pomodoro con piselli o del ragù, melanzana fritta, uovo sodo e abbondante caciocavallo. Chi va a Messina non può non assaggiare il pesce stocco alla ghiotta, con cipolla, sedano, pomodoro, capperi e olive verdi.
Per concludere in dolcezza, da provare la granita messinese – la più buona di Sicilia, accompagnata dalla classica brioche col tappo – e la pignolata, dolce ricoperto di due glasse diverse, una al cioccolato e una al limone.
Enna e Caltanissetta
I territori di Enna e Caltanissetta condividono diversi piatti tipici: uno di questi è il buccellato, dolce tipico natalizio a base di pasta frolla, ripieno di frutta secca in abbondanza, come mandorle, noci, pistacchi, uva passa, fichi secchi, e poi arancia, cannella, miele, vaniglia.
La ‘mbriulata, piatto tradizionale del nisseno, ha un impasto simile al pane, che viene arrotolato in modo da formare una girandola a spirale, e farcito con olive, patate, cipolla, salsiccia e pecorino grattugiato. Caltanissetta è famosa anche per la muffuletta, una focaccina tipica insaporita con semi di anice o finocchio.
Ad Enna esiste invece la frascatula, definita come la polenta siciliana, preparata con farina di mais o di grano comune ed è un piatto povero, insaporito con le verdure del territorio. Non possiamo poi non ricordare un’eccellenza gastronomica, ovvero il Piacentinu Ennese, formaggio a pasta dura derivato dal latte di pecora e dal caratteristico colore giallo intenso.
Ragusa e Siracusa
Data la vicinanza tra Ragusa e Siracusa si possono trovare piatti molto simili tra loro. Uno di questi è la scaccia, una sorta di focaccia salata con diversi tipi di farcitura; o i pastizzi, fagottini di pasta con all’interno un ripieno di carne o verdura.
Chiudiamo in bellezza con il cioccolato di Modica, derivante da un’antica ricetta azteca e dalla consistenza particolarissima: assolutamente da provare!