L’eresia della bellezza, ovvero il pensiero del magnate e artista Antonio Presti che elabora il nostro tempo e il come viverlo. Il documentario a lui dedicato.
In questo momento storico anestetizzato da un generale disorientamento e da una effimera rappresentazione della bellezza, come immagine dell’apparire e non dell’essere, è necessario il coraggio di una scelta di differenza come libertà di pensiero. Occorre quindi aprirsi alla ricerca del vero, del bene, del giusto senza timore di essere eretici.
Questo il pensiero del mecenate Antonio Presti, padre della Fiumara d’Arte, in occasione del Rito della Luce 2019.
“Eresia dal greco αἵρεσις, spiega l’ideatore del Rito della Luce – vuol dire scegliere. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso, è colui che più della verità ama la ricerca della verità”.

Il pensiero eretico
– Eretico è chi non pensa come il sistema impone, viene rimosso, manipolato, omologato, messo a tacere, annullato nel dire e nell’essere ascoltato;
– Eretico è chi mette la propria libertà al servizio degli altri;
– Eretico è chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è;
– Eretico è chi protegge la cultura, chi va nelle scuole e dona conoscenza;
– Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa. ;
– Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie, chi non pensa che la povertà sia una fatalità, chi sta con le minoranze;
– Eretico è chi va nelle periferie e promuove il senso dell’identità come Valore dell’Essere;
– Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza;
– Eretico è chi crede che solo nel noi l’io possa trovare una realizzazione;
– Eretico è chi non si fa anestetizzare dal cellulare o dalla tecnologia;
– Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio;
– Eretico è il diverso e chi sostiene la diversità;
– Eretico è chi non si fa riconoscere dal proprio stesso riconoscimento;
“E allora – scrive Presti nel suo testo di presentazione del Rito che quest’anno porta la firma della direzione artistica della regista Linda Ferrante – io vi auguro di cuore questo coraggio di eresia laica. Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell’etica prima che nei discorsi. Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità, dell’impegno e dell’esempio di ognuno di noi”.
L’eresia della bellezza: il documentario
L’eresia della bellezza è anche il titolo di un documentario che racconta la vita di Antonio Presti di Luca Di Molfetta e Claudio Sorace. Il documentario narra la storia e le vicende di una delle figure più rappresentative dell’arte italiana contemporanea.
[…] Lì, dentro e fuori quest’opera monumentale si svolge il Rito della Luce, una manifestazione immateriale che inneggia ora al silenzio, ora al rispetto e all’eresia, valori assoluti per manifestare il… […]