Mulini a vento, colline di sale che splendono al sole e uno specchio d’acqua, lo Stagnone di Marsala. Insieme formano un’area da esplorare a piedi, in bici o in kitesurf, per volare sull’acqua sollevati dal vento.
“Pulcherrima sed ventosa”, così Cicerone, questore di Marsala tra il 76 ed in 74 a.C. parlava di Marsala, città del Vento. Tra le perle della Sicilia, conosciuta per le sue uve e per le antiche famiglie Florio e Whitaker, Marsala è celebre per uno degli angoli naturali più affascinanti e amati dell’isola: la Riserva Naturale Isole dello Stagnone.

È un luogo magico, in cui potersi perdere tra attività outdoor e cumuli di sale, mulini a vento ed enormi specchi d’acqua salata, scenografia perfetta per tramonti indimenticabili.
Marsala, le bellezze dello stagnone
Lo stagnone ha una grandezza di oltre 3.000 ettari, si estende per lunghezza sulle acque a Nord di Marsala quasi al confine con Trapani. Dai fondali di scarsissima profondità emergono quattro isole: Mothia (o San Pantaleo), Santa Maria, Schola e Isola Lunga che chiude per lunghezza l’intera laguna. È possibile visitare le isole con le canoe o con gli imbarcaderi e non sarà difficile intravedere l’antica strada romana che una volta collegava Mothia alla terra ferma.
Lo Stagnone di Marsala infatti è molto di più di un semplice specchio d’acqua: è una vera e propria culla di storia. Qui si possono ammirare le saline, antica testimonianza dell’attività economica dell’isola.
La Riserva Naturale Orientata Isole dello Stagnone è una delle prime a essere istituita in Sicilia (risale al 1984) e tutela la laguna e le quattro isole. La zona è ricca di esemplari vegetali e animali. Tra i bordi dei canali delle saline sono presenti piante alofite, tra cui la suaeda maritima, la salicornia, la salsola soda, il limonio, l’inula, il limoniastrum.
Da luglio lo Stagnone ospita i migratori autunnali, come i chiurli e i mignattai. Quando le temperature si abbassano arrivano le anatre, il falco di palude, moriglioni, alzavole, folaghe, germani reali, codoni e marzaiole. Splendidi poi gli aironi, che cercano cibo tra le vasche delle saline. Senza dimenticare che le calde acque della laguna ospitano numerose specie di pesci (orate, spigole, triglie, anguille, saraghi, seppie, polpi, crostacei).
I tramonti in barca
I colori e i paesaggi tolgono il fiato, i tramonti e le nuvole non sono che i colori spalmati con un disordine controllato sulla tela dello Stagnone. Mulini a vento di inizio secolo, tra bianche montagne di sale, i fenicotteri rosa che da qualche anno vi trovano rifugio, e le vasche delle stesse saline costruiscono un paesaggio che trasmette la lentezza del tempo che scorre: bellezza e nostalgia, non abbiate fretta.
L’aperitivo al tramonto salutando il sole è un must tra le vasche e i mulini delle saline: non a caso è stato definito uno dei tramonti più belli al mondo.
Le attività di Kitesurf allo Stagnone
Oltre a distinguersi per la bellezza dei luoghi. la riserva naturale dello Stagnone è la meta più ambita oggi per gli amanti del Kitesurf. Sempre accarezzata dai venti, i fondali poco profondi (30-40cm) e la mancanza di onde la rendono il posto ideale per gli appassionati di sport acquatici come il kitesurf e il windsurf.
Chissà se Cicerone avrebbe mai pensato che 2000 anni dopo, questo angolo di Sicilia sarebbe diventato una torre di Babele di lingue di ragazzi che arrivano da ogni paese europeo accomunati dalla passione per il kite. Nell’area costiera si trovano diverse scuole di windsurf, kitesurf, canoa e vela, che attirano appassionati da tutto il mondo.
Non sarà difficile incrociare coloratissimi pulmini hippy carichi di surfini e di aquiloni. Gli abitanti del posto ormai sono abituati a convivere con tedeschi, olandesi, francesi, cechi e russi in cerca di vento in ogni periodo dell’anno.