Dove si nasconde il lupo è il titolo del libro di Ayelet Gundar-Goshen, pubblicato in Italia da Neri Pozza. La trama e la recensione del romanzo.
È una vita apparentemente perfetta quella di Lilach Shuster e di suo marito Michael, israeliani emigrati in California. Leggi l’incipit.

Vivono in una bella casa con un figlio adolescente, lui lavora in una start-up nella Silicon Valley, lei si divide fra la famiglia e il volontariato in una casa di riposo; amici e vicini molto cari non mancano. Ma la vita di Lilach e Michael Shuster non è perfetta.
Lasciata Tel-Aviv per far crescere Adam a migliaia di chilometri di distanza dal conflitto in Medio Oriente, si trovano ad affrontare altrettanti pericoli, meno esplosivi ma subdoli e altrettanto devastanti.Prima l’attentato in una sinagoga e poi la morte durante una festa, di un compagno di classe di Adam, nero e mussulmano, faranno da detonatore e quella famiglia, che sembrava perfetta, rischierà di esplodere e di finire in mille pezzi.
Di fronte alla scoperta che Adam fosse vittima di bullismo e al sospetto che possa essersi vendicato nel più atroce dei modi, i due genitori reagiscono diversamente. Michael, il bambino forte del kibbutz che non le ha mai prese, vuole che il figlio si fortifichi e impari a difendersi, Lilach, superstite della Shoah, non è una combattente, al contrario, identificandosi con la vittima, la vuole proteggere e la ripara.Tra loro s’insinuerà un terzo incomodo, un “lupo” attraente e pericoloso, feroce e cupido.
L’indagine della madre, dilaniata tra la sconforto per il dolore silente del figlio e il sospetto che si sia macchiato di un terribile crimine incalza e si fa avvincente come un thriller psicologico.Sono sottili e incerti i confini tra innocenza e colpa, tra sopruso e giustizia, tra bugie e la verità.Senza confini è l’amore di una madre e di un padre che vogliono, a tutti i costi, crescere un figlio felice al punto da costruirgli intorno un mondo fatto di benessere che, a volte, non ha alcun riscontro con la realtà.
I figli non sono, e non devono, essere una riedizione di se. I figli non sono, e non devono essere, programmati per soddisfare aspettative e aspirazioni. I figli non sono, e non devono essere la compensazione di ansie e inadeguatezza. Il lupo, senza saperlo, potremmo essere noi stessi.
Per onestà intellettuale e dovere di cronaca: non sono madre.
LIBRI E CONSIGLI DI LETTURA
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Una lettrice attenta ed una grande appassionata che con la sua penna acuta riesce sempre a trarre le spigolature più interessanti di ogni libro che ha per le mani. Potete trovare altri libri per chi ama la montagna e consigli di lettura nella sua pagina Instagram, o nella nostra rubrica.